A Praga, e nella Repubblica Ceca, il 90% della popolazione si dichiara atea ma le tradizioni di Pasqua sono più numerose di quelle italiane.
Proprio così: a Pasqua in Italia andiamo in chiesa, al massimo una Via Crucis il venerdì ed una cena di magro il sabato, ma poi basta… A Praga no: già tre settimane prima di Pasqua appaiono un po’ ovunque mercatini pasquali e bancarelle che vendono uova di tutti i tipi ed insieme alle uova ci sono fiori, arbusti semi fioriti, frustini e biscotti.
Adesso vi spiego la situazione.
Nonostante l’ateismo imperante, anche a Praga la settimana prima di Pasqua si chiama Settimana Santa, ma a differenza che in Italia, nella Repubblica Ceca il clou della Pasqua è lunedì, non domenica. La domenica non succede nulla di speciale mentre lunedì la festa inizia la mattina presto.
Durante la Settimana Santa i giovani maschi si attrezzano con dei frustini di salice intrecciato decorato con nastri e coccarde. Questo frustino si chiama Pomlaska. Mentre gli uomini intrecciano frustini, le donne cucinano dolci tradizionali (gli stessi di Natale ma con forme diverse) ed i bambini dipingono le uova, vere o di legno, sode o svuotate.
La festa di Pasqua a Praga, ma sopratutto nei piccoli paesi della vasta campagna ceca e slovacca, inizia il Lunedì mattina presto.
Praga si sveglia con calma il Lunedì di Pasqua, mentre i paesi della campagna si alzano in maniera diversa.
Dalle 8 del mattino è tradizione che gli uomini vadano a bussare alla porta di parenti e amici. Gli uomini frustano le ragazze e le donne con la pomlaska per trasmettere loro l’energia e la salute del giovane salice. Questo è un gesto simbolico che augura una specie di primavera alle ragazze. In cambio delle frustate, gli uomini ricevono uova colorate ed un bicchierino di Slivovice, un distillato di prugne fruttato ed alcolico.
A Praga non succede niente di tutto questo, a partire dalla fabbricazione dei frustini (dove lo troviamo un salice?) per cui il Lunedì di Pasqua è semplicemente un giorno di festa dove, al massimo, si dà una frustatina alla moglie o alle figlie.
Nei paesini più piccoli le cose sfuggono spesso di mano, sopratutto perchè per ogni famiglia visitata c’è un bicchierino di distillato.
Le tradizioni di Pasqua a Praga e nei villaggi della campagna sono molto diverse tra loro.
Ogni regione ed ogni villaggio ha le sue tradizioni, ma non ho difficoltà a capire il perchè molte ragazze non amino questa festa. In alcuni casi, oltre alla frusta, la tradizione prevede che le ragazze siano bagnate con acqua fredda (la stessa cosa che fa il prete nelle nostre chiese): la versione moderna prevede una simbolica spruzzatina di acqua termale, quella antica vuole che le ragazze siano bagnate con la canna del giardino o lanciate nel ruscello che spesso scorre vicino a casa.
Cibi tradizionali del periodo di Pasqua a Praga sono l’agnello, la torta a forma di ariete ed i biscottini decorati con glassa di zucchero.
Proprio come in Italia, a Pasqua è tradizione mangiare l’agnello. Anche a Praga lo si mangia sempre meno, un po’ perchè le famiglie sono più piccole, un po’ perchè ci vuole una giornata per cucinarlo. Ma nessuno rinuncia a decorare la casa con fuori colorati, vasi di grano verde appena spuntato ed anche una bellissima torta a forma di ariete (che si mangia ed è buona) che è più decorativa che altro.
Non mancano mai i biscottini decorati con glassa di zucchero.
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